Slow Food apre nuove prospettive per il futuro del cibo verso Cheese 2021. Cheese si conferma una manifestazione corale che si costruisce grazie al contributo della rete e che ormai è diventata bene comune degli stessi protagonisti. Naturale è dunque possibile, come hanno hanno detto in questi giorni i casari e gli affinatori che hanno dibattuto le proprie visioni durante gli incontri e hanno risposto alle domande dei moltissimi visitatori, raccontando cosa vuol dire, assaggio dopo assaggio, allevare gli animali al pascolo, produrre formaggi a latte crudo, non ricorrere a fermenti selezionati.
Ogni giorno la rete di Slow Migrants supporta cuochi, agricoltori, produttori di formaggio, apicoltori e tanti altri che coltivano la propria diversità nei paesi d’arrivo, avviando insieme lenti processi di adattamento e interessanti contaminazioni culturali e gastronomiche. Un mondo sommerso al quale Slow Food sta cercando di dare luce, un microcosmo capace di modificare progressivamente gli stili di vita e l’economia delle comunità migranti e ospitanti, gettando le basi per la costruzione di una società multietnica. A Cheese numerosi sono gli appuntamenti dedicati ai migranti.
Cheese è naturale, è formaggi, è latte crudo. Un formaggio però significa anche territorio, tradizione, sapienza e comunità. Ecco allora che diventa spontaneo chiedersi come valorizzare e promuovere prodotti in via di estinzione o aree marginali? Tra le risposte il turismo o la ricollocazione di alcuni progetti, come i Presìdi Slow Food, all’interno di una rete di luoghi abitati, vivi.
Cheese is on the air! Ascoltaci tutti i giorni in diretta dalle 10 alle 20:30 su Radio Bra on the Rocks!