Prati e animali, formaggi e pastori: la Casa della Biodiversità

05 Luglio 2023

A Cheese 2023 il cuore pulsante delle grandi riflessioni sul tema dell’evento è, da sempre la Casa della Biodiversità. 

Le riflessioni sul Sapore dei prati, però, non avvengono solo a suon di conferenze. Ogni occasione è buona per approfondire, anche la proiezione di un documentario della rassegna Cheese on the Screen, o un semplice Apéro sur l’herbe fatto per raccontare tutto il bello e il buono dei prati e dei pascoli. Tutti questi ingredienti compongono il programma della Casa della Biodiversità.

Diamo un’occhiata al programma, che si completerà a breve di tutti i nomi dei relatori!

Le Conferenze, dai prati stabili alla rigenerazione della montagna

Il focus principale delle conferenze sono ovviamente  i prati stabili e i pascoli che, da 60 anni a questa parte, si stanno riducendo a un ritmo sempre più preoccupante, sia in montagna sia in collina e pianura. I motivi di questa rarefazione sono opposti – lo spopolamento delle montagne da una parte, la cementificazione e l’imporsi delle monocolture dall’altra – ma il risultato è lo stesso. Di perché scompaiano prati stabili e pascoli, e di perché dovremmo salvarli, parliamo nella Casa della Biodiversità il 15 settembre alle 15:00. Sempre con lo stesso filo conduttore, parliamo di:

  • La civiltà della transumanza. Parlare di transumanza è parlare di una pratica antica, descritta in opere letterarie e testi giuridici. È fare riferimento a una vera e propria civiltà che si è definita in secoli di storia. Ma allo stesso tempo è dare voce a chi ancora oggi la pratica, facendosi fedele custode di una tecnica che porta in sé messaggi estremamente contemporanei, e che guarda alla conservazione del paesaggio, dei pascoli e dei tratturi, al benessere degli animali. 17 settembre, ore 15:00.
  • Cronache del clima che cambia, anche sui pascoli. La vulnerabilità delle terre alte ai cambiamenti climatici è assodata. I mutamenti hanno un impatto evidente sulla natura e sulle comunità montane, e di conseguenza anche sull’economia. Nelle scorse estati in molti alpeggi l’acqua è arrivata addirittura con le autobotti; le erbe dei pascoli stanno cambiando e cedono il passo a quelle più legnose, meno adatte per l’alimentazione degli animali; l’alternanza tra siccità e piogge eccessive compromette la produzione dei mieli di montagna. 17 settembre, ore 11:30
  • Qualità del formaggio: quanto conta l’erba? C’è formaggio e formaggio, anche quando si tratta della stessa tipologia. Che cosa determina le differenze più grandi? L’alimentazione degli animali e, in particolare, il ruolo dell’erba e dei concentrati. 17 settembre, ore 10:00.
  • Riabitare la montagna. Come immaginiamo il futuro dei paesi interni e della montagna? Li immaginiamo come meta di un turismo stagionale, di investimenti fondiari e immobiliari? Oppure vogliamo recuperare la loro dimensione sociale, culturale e produttiva? Per innescare un processo di rigenerazione della montagna e delle terre alte occorre rimettere al centro il cibo, la biodiversità, il paesaggio e le comunità locali. 16 settembre, ore 11:30.

L’importanza del lavoro delle pastore e dei pastori, e le scelte dei consumatori

La Casa della Biodiversità, inoltre, è il luogo in cui dare voce alle pastore e ai pastori, agli allevatori di piccola scala, alle comunità locali che interagiscono con questi ecosistemi. Cheese 2023 mette al centro le relazioni tra persone, animali e ambiente, e torna a essere un palcoscenico importante per discutere di:

  • I piccoli sotto attacco. Per chi alleva animali su piccola scala e per chi va in alpeggio o al pascolo, per chi vive e lavora in aree marginali, le sfide da affrontare sono sempre più numerose e difficili. Se ne dovrebbe riconoscere il ruolo, valorizzarne e tutelarne il lavoro, invece i piccoli sono sotto attacco da molti punti di vista. Ad esempio, l’accesso ai pascoli è sempre più complicato. Dalla Sicilia al Bellunese, dal nord al sud della penisola, gli alpeggi sono spesso assegnati a aziende che non sono locali e spesso non li utilizzano per il pascolo di animali. In molti casi, addirittura, sono stati assegnati speculatori che così accedono ai fondi europei della Pac. Accaparramenti di pascoli che privano di queste terre chi in montagna ci vive e ci lavora. 16 settembre, ore 15:00
  • Cosa vuoi fare da grande? Il pastore! Nonostante il sempre maggiore apprezzamento per questa pratica, da molti anni la pastorizia soffre di un importante problema di ricambio generazionale. Per invertire questa tendenza, e per comunicare un mestiere che può e deve diventare una delle professioni del futuro, capace di attrarre e coinvolgere i giovani, sono nate in Italia e nel mondo le prime scuole per pastori e allevatori. 18 settembre, ore 15:00
  • Sul filo di lana. Da prodotto di scarto a risorsa ecologica. La maggior parte degli ovini italiani non produce lane finissime, di pregio, competitive sui mercati internazionali, così la lana degli otto milioni di ovini che pascolano sulle montagne italiane è diventata un problema, e le lane tosate rimangono spesso invendute. 17 settembre, ore 17:00
  • La rivoluzione parte dalla tavola. In tutto il mondo mangiamo troppa carne e i consumi continuano ad aumentare. Le conseguenze sono gravi per tutti: per la nostra salute, per il clima, per l’ambiente, per il benessere degli animali. L’impennata della produzione è legata a una profonda trasformazione dell’allevamento che si è specializzato, slegato dalla terra e trasformato in industria. 18 settembre, ore 11:00

La Casa della Biodiversità dà il benvenuto ai nuovi Presìdi Slow Food

Né può mancare una delle conferenze più gettonate di tutti i Cheese: la presentazione dei nuovi Presìdi Slow Food, il 16 settembre alle 17:00. Curiosi di scoprire chi sono

Una nota sulla fruizione

Gli appuntamenti sono gratuiti e aperti a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online (basta cliccare sul bottone “Registrati” e lasciare la propria mail). Ti consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio. Tutte le conferenze sono tradotte in italiano e inglese.

Gli Apéro sur l’herbe

Cheese non sarebbe Cheese se mancasse di un’importante parte dedicata alla degustazione. In pieno spirito Slow Food, è una degustazione-racconto, che lascia spazio a chi quei prodotti li ha realizzati e che ci permette di approfondire temi importanti.

Il 15, 16 e 17 settembre alle 19:00 nei nostri aperitivi scopriamo tutto il sapore dei prati: dai formaggi ai gelati, dai salumi naturali ai mieli fino ai liquori di erbe. Non solo, l’Apéro sur l’herbe è l’occasione perfetta per esplorare le diverse caratteristiche dei prodotti che hanno origine su pascoli e prati e per comprenderne anche le implicazioni per la nostra salute. I formaggi che hanno origine sui pascoli e i prati stabili sono infatti ricavati da latti ricchi di aromi, molecole antiossidanti e acidi grassi “buoni” come il Cla (acido linoleico coniugato) e gli omega-3. Niente di meglio che sperimentarli, guidati dagli stessi produttori!

Nella Casa della Biodiversità la salute è al centro

Parlando di salute, è doveroso menzionare Reale Mutua, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e main partner di Cheese 2023, oltre che sostenitore della Casa della Biodiversità, con cui fin dal 2018 Slow Food ha avviato una collaborazione sul tema cibo e salute che si è fatta più intensa negli anni, portando alla pubblicazione del position paper Il nostro cibo è la nostra salute.  Questa partnership ci consente di porre particolare attenzione al tema della salubrità dei prodotti da pascolo e da prato stabile.

Scegliere un formaggio prodotto con il latte di animali alimentati al pascolo significa privilegiare un prodotto con un basso impatto ambientale e dal rapporto tra Omega-6 e Omega-3 inferiore a 4, a volte anche solo pari a 1. Il latte che origina formaggi di questo tipo è ricco di aromi, di molecole antiossidanti e di acidi grassi buoni come il Cla (acido linoleico coniugato). Scegliere questi formaggi ci consente di contribuire, oltre alla nostra, alla salute del pianeta.

A questo proposito, abbiamo raccolto la testimonianza di Andrea Pezzana. «Nel caso dei formaggi, per godere appieno di vantaggi nutrizionali e organolettici, la qualità fa davvero la differenza. Infatti, la composizione del latte è influenzata da ciò che l’animale ha mangiato e da come ha vissuto: se gli animali sono nutriti principalmente a erba e fieno o, in assenza dei primi due, con granaglie intere germinabili, ritroveremo un migliore bilanciamento tra acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6 nei formaggi prodotti con il latte di quegli animali».

«Non dimentichiamo infatti che oltre alla quantità dei grassi – il formaggio è comunque un alimento per cui è consigliabile un consumo programmato e non quotidiano – è fondamentale anche in questo ambito la qualità di quelli assunti. Vale quindi la pena concedersi un formaggio da erba ma consumato con una frequenza minore. Solo così si può contribuire a riavvicinare il rapporto tra omega 3 e 6 e migliorare la capacità dell’organismo di difendersi da infiammazioni croniche e attacchi derivanti dall’ambiente circostante.

Cheese on the Screen

Torna come sempre anche la minirassegna Cheese on the Screen, il 15, 16 e 17 settembre alle 21:00. Per l’occasione vi mostriamo il breve doc firmato Slow Food e dedicato ai prati stabili e ai pascoli, oltre ad altri due film che stiamo già pregustando:

  • Elogio della siepe. Qual è il ruolo delle siepi che caratterizzano il paesaggio agricolo francese? Il documentario di Gilles Luneau racconta attraverso immagini e il dialogo con un agricoltore francese del Limousin come un paesaggio agrario segnato dalla monocoltura possa ritrovare una nuova vita ripristinando il bocage, termine usato per designare un tipo di paesaggio rurale che comprende piccoli boschi, e paludi frammiste a terreni coltivati di forma irregolare delimitati da siepi. Come mostra Luneau, le siepi sono garanti di una ricchissima biodiversità, e ospitano una moltitudine di uccelli, tra cui quaglie, tordi e merli.
  • Master of Cheese racconta incece la storia di un maestro casaro, che produce il suo formaggio in un laboratorio grande come un salotto. Master of Cheese mette in luce un potente modello di artigianato e di produzione alimentare sostenibile. Willi Schmid ha avuto il coraggio di ascoltare il richiamo di Madre Natura e ha fatto tutto quel che era necessario per padroneggiare un mestiere. Una storia di vita toccante, stimolante ed educativa, questo film parla di cibo vero, un cibo che può ispirare il mondo a intraprendere il cambiamento urgente di cui abbiamo bisogno.

di redazione, [email protected]

Cheese è organizzato da Slow Food e Città di Bra con il supporto di Regione Piemonte. L’edizione 2023 si svolge dal 15 al 18 settembre. Noi cheesiamo, siatecheese anche voi! #Cheese2023

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